cooperativa Unicapi
Modena - Emilia Romagna

Solidarieta
Settore
Servizi
abitare,casa
1971
Nasce nel
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Negli anni hanno dato il “benvenuto a casa” a tante famiglie, grazie al loro servizio abitativo, sempre etico e virtuoso.

Unicapi (Unitaria cooperativa abitazione proprietà indivisa) si costituisce il 6 agosto 1971 a Modena. Opera nel settore dell’abitazione assegnando alloggi in conto godimento ai soci. Attualmente conta 3.253 soci e gestisce 933 alloggi in 45 fabbricati distribuiti a Modena e provincia. Unicapi nasce per volontà di Confcooperative, Legaccop e Agc, Cgil Cisl Uil e Comune di Modena, sulla spinta delle necessità del fabbisogno di case e in adesione al Piano Case degli anni 70-80 che ha visto l’utilizzo delle risorse “ex Gescal”. Unicapi comincia la sua attività con una serie di progetti in alcuni comuni, per un totale di 377 alloggi. Prosegue partecipando a vari bandi nazionali e regionali ed effettua qualche acquisizione diretta.
Il terremoto del maggio 2012 in Emilia colpisce la cooperativa in modo significativo. Tre fabbricati (due Camposanto e uno a Rovereto sulla Secchia, nel Comune di Novi di Modena) risultano fortemente danneggiati, 53 famiglie si ritrovano senza casa. La risposta di Unicapi è immediata: mette a disposizione degli sfollati i pochi alloggi ancora liberi e parte una gara di solidarietà tra i soci per cercare di alleviare le difficoltà che quelle 53 famiglie devono fronteggiare. Uno dei due fabbricati di Camposanto è prontamente ristrutturato, rimesso in sicurezza e riconsegnato ai soci nel dicembre dello stesso anno (2012). Da notare che, pur non essendo stato classificato da abbattere, la cooperativa decide di aggiungere risorse proprie ai contributi regionali per abbattere il vecchio fabbricato e ricostruirne uno nuovo. La ricostruzione avviene in nove mesi con una tipologia costruttiva d’avanguardia, in legno, con alta capacità antisismica, elevato comfort e risparmio energetico.
Non paga, Unicapi avvia una grande campagna di analisi su 18 fabbricati – per complessivi 484 alloggi di sua proprietà costruiti prima del 2000 – al fine di verificarne la sicurezza antisismica. Nonostante l’analisi riveli una situazione sufficientemente tranquilla sullo stato del patrimonio abitativo, insieme ai soci la cooperativa decide di avviare un impegnativo percorso di ulteriore messa in sicurezza dei fabbricati per dare maggiore serenità ai soci, e alle loro famiglie, che occupano quegli alloggi. A oggi sono sei gli interventi di messa in sicurezza completati. Ad alcuni di essi è stata aggiunta la riqualificazione energetica con la sostituzione degli infissi, l’installazione di coibentazione delle superfici opache (cappotto) e, dove possibile, l’inserimento di pannelli solari al servizio della produzione di acqua calda sanitaria.
L’investimento diretto di Unicapi ammonta a circa 2 milioni di euro, su una previsione di 12 milioni di euro a conclusione del percorso. Insieme alle altre cooperative di abitanti, alle centrali cooperative locali, regionali e nazionali, Unicapi si è impegnata per il riconoscimento all’accesso delle agevolazioni fiscali previste dal “sisma bonus” ed “ecobonus”, che permetterà alla cooperativa di recuperare risorse e far fronte al progetto di riqualificazione del suo patrimonio. «Progetto che vede prioritario il benessere e la sicurezza delle persone che occupano i nostri alloggi – sottolinea il presidente di Unicapi Loris Bertacchini – Dal 1971 a oggi sono trascorsi 48 anni di intenso lavoro, grazie anche all’elevato valore cooperativistico della nostra base sociale Il concetto di coabitazione e di gestione sociale è nel dna dei nostri soci. Nei nostri fabbricati non è presente l’amministratore condominiale. Tutte le attività operative e ludiche sono gestite collegialmente.
Per noi la traduzione di “social housing” è: cooperativa indivisa, è Unicapi».