Testimonianza Una testimonianza di impegno e lavoro
Marche

Passione
Settore
cooperatori,lavoro
1960-2012
Periodo di Attività
Giovanni Cucchi

La storia di un uomo che ha contribuito allo sviluppo del movimento cooperativo italiano

Per oltre cinquant’anni, dal 1960 al 2012, ho operato attivamente nello sviluppo della cooperazione a livello di base e nella riorganizzazione delle Unioni Provinciali, promuovendo nel 1974 la costituzione della Confcooperative Regionale assumendone la direzione generale per oltre venti anni, con la presidenza di Adriano Ciaffi e poi di Luigi Micci. In campo nazionale ho partecipato a diversi organi direttivi confederali e del settore agroalimentare ed ho ricoperto la carica di presidente dell’ Assimoco per dieci anni. Sono stato inoltre presidente della Cooperlat TreValli dal 1995 al 2010. Voglio raccontare brevemente due storie particolarmente significative della cooperazione agricola nelle Marche: – La prima testimonianza risale al 1960, a due anni dal diploma di perito agrario, quando la CISL e l’UPC di Ancona mi chiamarono per coordinare un progetto che aveva l’obiettivo di avviare i mezzadri, che allora rappresentavano oltre il 60% degli addetti in agricoltura nelle Marche, a diventare imprenditori agricoli capaci di assumersi la responsabilità della gestione aziendale. Selezionammo allora un gruppo di tecnici agricoli neo diplomati opportunamente formati che vennero impegnati nel territorio a promuovere la costituzione di piccole cooperative per la meccanizzazione agricola, per i servizi e gli acquisti collettivi, che fossero anche una fucina di crescita umana, di riscatto socioculturale attraverso un appropriato programma formativo e divulgativo. Il progetto ebbe subito grande interesse tra i mezzadri e i piccoli coltivatori diretti, riscuotendo anche ampi consensi delle istituzioni locali, sollevando però forti reazioni contrarie di stampo padronale, con conseguenti difficoltà per la concessione dei prestiti agrari alle cooperative, superate con l’intervento diretto sul posto del Ministro dell’Agricoltura che incoraggiò i mezzadri e le loro associazioni a portare avanti il programma avviato, poiché era all’esame del Parlamento la legge per il superamento della mezzadria, che ebbe però effetto dal 1974. In pochi anni vennero costituite oltre cento cooperative che formarono moderni parchi macchine, introducendo per prime le mietitrebbie per la raccolta del grano, rendendo più umano il pesante lavoro dei campi. La portata e la novità delle iniziative destarono grande interesse nell’opinione pubblica e fu una vittoria per i mezzadri che divennero imprenditori-cooperatori assistiti da un gruppo dei tecnici, sempre più preparati e motivati, per perseguire nuovi obiettivi di sviluppo della cooperazione nella società come fattore di progresso umano e di sviluppo civile attraverso programmi di studio e di formazione. – La seconda testimonianza, che voglio portare, riguarda la COOPERLAT TREVALLI di Jesi. Nata in Ancona nel 1983, su iniziativa di Confcooperative Marche, che ha riunito nove cooperative zootecniche-casearie, per acquisire nel 1984 la “Clamj-Tre Valli Spa” di Jesi, diventando leader nella produzione e la distribuzione del latte alimentare, panna e creme vegetali nelle Marche. Per soddisfare il fabbisogno di latte necessario alla produzione dello stabilimento di Jesi, venne subito allargata la compagine sociale con l’ammissione di altre cooperative di raccolta latte dell’Abruzzo, Piemonte, Veneto, Lombardia e Trentino-Alto Adige. Negli anni successivi la Cooperlat TreValli si rafforza acquistando ed aggregando altre aziende del settore assumendo dimensioni nazionali. Con il marchio “TreValli” vengono preparati e commercializzati i prodotti lattiero-caseari della buona tradizione regionale, oltre ad una ricca gamma di latticini, creme vegetali, prodotti da cucina, gelateria e pasticceria, rendendoli disponibili oltre i confini nazionali in Europa e Medio Oriente. TreValli Cooperlat attualmente è composta da 13 cooperative di base che associano circa 600 produttori agricoli, che conferiscono la materia prima latte bovino e ovino, con un fatturato 2018 di circa 260 milioni di euro (di cui 40 mln export) e con un numero di addetti di circa 800 unità. Ha un Consiglio di Amministrazione di 9 componenti ed è presieduto dal signor Pietro Cotellessa. Una citazione particolare va all’amico Alvaro Casagrande, primo presidente della Cooperlat TreValli, strappato alla vita terrena da un male improvviso nell’aprile del 1995 a soli 54 anni, del quale conserviamo tutti un vivissimo ricordo. Giovanni Cucchi