cooperativa Secab
Paluzza - Friuli Venezia Giulia

Territorio
Settore
Servizi
luce,elettricità,consumo
1911
Nasce nel
Luce e progresso

Storia di un’iniziativa che fin dalla nascita ha perseguito il bene comune e lo sviluppo sociale ed economico del territorio

Fondata nel 1911, la SECAB svolge l’attività di distribuzione e vendita dell’energia elettrica nel nord del Friuli, nei comuni di Paluzza, Cercivento, Ravascletto, Treppo Ligosullo e Sutrio fornendo tutte le utenze pubbliche, civili, commerciali, artigianali ed industriali. La rete servita conta oltre 5.300 utenze e circa 3.000 soci della cooperativa. Fondata il 25 giugno 1911, la Società elettrica cooperativa dell’Alto Bût rappresenta la prima azienda friulana per la produzione e distribuzione di energia idroelettrica sorta in forma di cooperativa. La storia della Secab è quella di una comunità che agli albori dell’industria idroelettrica si raccoglie attorno alla figura carismatica di Antonio Barbacetto e si organizza per portare luce e progresso nei paesi dell’Alto Bût.
È la storia di un’iniziativa che fin dalla nascita ha perseguito il bene comune e lo sviluppo sociale ed economico del territorio, salvaguardando le risorse naturali dallo sfruttamento capitalistico in un’azione che saprà tutelare gli interessi della popolazione e delle imprese locali. Nel 1913 viene inaugurato l’impianto del Fontanone, destinato alla produzione di energia elettrica per il consumo privato durante le ore notturne e la nascente industria della zona. Da subito l’azione della cooperativa sul territorio non si limita alla fornitura di servizi, ma si caratterizza per la sua forte valenza sociale e si realizza attraverso forniture gratuite di energia elettrica e sovvenzioni economiche per enti e associazioni benefiche, e corsi gratuiti di formazione professionale per giovani elettricisti.
Nel 1925 i soci sono 260 e tra questi figurano i comuni di Treppo Carnico, Sutrio, Ravascletto, Paluzza, Ligosullo e Cercivento. Le linee a bassa tensione si sviluppano per 22 chilometri e 35 sono i chilometri di linee ad alta tensione; all’impianto del Fontanone seguono quelli di Cima Moscardo, del 1926, e la centrale di Enfretors (1932). Nel 1955 si contano 783 soci e 3590 utenze, mentre il 2 settembre 1956 viene inaugurata la nuova sede sociale a Paluzza. La rete elettrica Secab si estende da Ravascletto a Paularo, dal passo di Monte Croce Carnico a Sutrio: vengono realizzati la linea a media tensione per l’impianto RAI del monte Tenchia (1959), l’elettrodotto Ligosullo-Castel Valdaier (1971), le linee elettriche dello Zoncolan (1973) e di Malga Pramosio e, nel 1978, l’automazione degli impianti di Enfretors e del Fontanone.
La SECAB rivendica con forza e determinazione la propria autonomia e indipendenza e sopravvive alla privatizzazionedelle industrie elettriche. La nascita dell’ENEL (1962) tuttavia condiziona fortemente lo sviluppo e la crescita della Cooperativa e solo nel 1982 vengono innalzati i limiti di legge che vincolano l’operatività e la produzione delle piccole imprese idroelettriche. Nel 1986 sorge la centrale di Museis, nel 1991 l’impianto di Mieli. La liberalizzazione del mercato elettrico in Italia (1999) affranca definitivamente la SECAB e le politiche europee di incentivazione alla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili ne rilanciano l’iniziativa riconoscendone il valore e l’importanza strategica ai fini dello sviluppo sostenibile.
Nel 2004 entra in funzione la centrale di Noiariis, che oltre alla produzione elettrica porta ulteriore vantaggio economico grazie alla vendita dei certificati verdi che vengono riconosciuti all’impianto. Nel 2006 viene inaugurata la cabina primaria di trasformazione in alta tensione per il collegamento alla rete ad alta tensione dell’ENEL e nel 2009 comincia la sperimentazione dell’impianto pilota di cogenerazione e teleriscaldamento di Paluzza. Il 25 giugno 2011 la SECAB ha celebrato i cento anni di storia.