cooperativa Organizzazione Produttori Ortofrutticoli (OPO)
Treviso - Veneto

Territorio
Settore
Agroalimentare
Storia
2001
Nasce nel
La passione per la terra

Produttori e custodi delle eccellenze ortofrutticole del Veneto

L’Organizzazione Produttori Ortofrutticoli Veneto è nata nel 2001. Supera i confini regionali offrendo i migliori prodotti veneti, di cui 13 a marchio IGP e DOP, e le tipicità inimitabili del Centro e Sud Italia. Con la garanzia, per il mercato, di continuità, nel rispetto delle stagioni e della vocazione di ciascun territorio. La storia della cooperativa è riassunta in quella del suo attuale presidente onorario, Francesco Daminato, classe 1934, di Loria, in quella provincia trevigiana che raggiunge confini vicentini e padovani per formare un’unica grande terra. Da questa zona di confine il giovane Francesco decide di partire verso altri confini: l’età del sogno e della speranza in un mondo migliore lo portarono a esplorare la terra d’Australia. Inseguendo l’idea di una nuova vita, per i primi anni svolge l’attività di tagliatore di canna da zucchero. Nel 1958, dopo un anno di sole australiano, decise con un amico di piantare tabacco.
Una stagione per investire quei soldi guadagnati con la canna da zucchero. Il tabacco non corrispose a Francesco il reddito che egli aveva invocato. Così tornò allo zucchero e poi cominciò a maturare una certa esperienza nel settore della frutticoltura a Griffith nel New South Wales e che fu determinante per gli anni successivi. Nel 1965 ritornò in Italia. Le esperienze lo resero più forte e sicuro. Al ritorno a Loria trovò che a casa era stato realizzato un impianto irriguo e che i fratelli si erano tutti trasferiti. Decise, allora, di rimanere con i suoi genitori rilevando l’azienda di famiglia e decidendo di dedicarsi totalmente all’attività di imprenditore agricolo. Per prima cosa seminò ortaggi e piantò ovunque alberi da frutta. Da allora in poi il suo destino fu legato a doppio filo allo sviluppo dell’ortofrutticoltura locale e, soprattutto, all’evoluzione del sistema delle cooperative del territorio.
Nel 1972 la cooperativa S. Bovo di Castelfranco aprì uno spaccio per vendere direttamente i suoi ortaggi e la sua frutta. Fu una piccola rivoluzione. Negli anni Settanta l’attività principale della cooperativa fu quella della raccolta del prodotto di circa cinquanta soci di Castelfranco e della vendita. Nel 1985 avvenne la fusione tra la S. Bovo e la Aomt, altra storica cooperativa operante a Scandolara di Zero Branco e Francesco Daminato assunse la presidenza della nuova entità. Fu la svolta. Aumentarono notevolmente i soci e le tipologie di prodotto conferito. Fu quello il periodo in cui si cominciò a valorizzare il radicchio e in particolare il rosso tardivo di Treviso. Dopo una prima fase in cui Aomt S. Bovo fece gruppo con Apos di Chioggia, seguì un più lungo periodo nel quale aderì al gruppo Apovf.
Alla fine, forti di questa esperienza e consapevoli di poter dare uno strumento nuovo all’orticoltura veneta, fu costituita nel 2001, assieme alla Cos Cooperativa ortofrutticoltori di Sottomarina, l’O.P. denominata OPO Veneto con sede a S. Alberto di Zero Branco. La Cooperativa Aomt S. Bovo, prima, e OPO Veneto, poi, con Francesco Daminato al timone avevano intrapreso la giusta rotta nell’orientarsi verso la valorizzazione dei prodotti, l’accrescimento formativo dei soci, lo sviluppo di una “filiera virtuosa” in un mercato sempre più difficile ed in continua evoluzione. Francesco Daminato è stato il padre nobile della nuova stagione del radicchio rosso tardivo di Treviso. È lui che firma nel 1994 la richiesta di Igp, l’indicazione geografica protetta, che la comunità europea riconosce nel 1996.
Da quel momento il radicchio tardivo di Treviso prende uno slancio sorprendente che lo porterà agli attuali traguardi. Francesco Daminato sa essere fedele narratore della sua storia e della cooperazione alla quale ha dedicato una vita, tutta l’esperienza degli anni della formazione e tutto il suo impegno, giorno per giorno affrontando i momenti di crisi con determinazione e forza d’animo, incoraggiando gli altri ad andare avanti sempre con onestà e volontà nel lavoro. Francesco Daminato, un protagonista della cooperazione e della solidarietà. “Da ragazzo volevo vedere il mondo e sono partito, racconta: ho visto il mondo e sono tornato alla mia terra perché mi sono reso conto che, in fondo, è la più bella e la più fertile. Ma non bisogna tradirla: occorre amarla, rispettarla e lavorarla con passione e intelligenza”. Parole che sanno di saggezza antica, ma profumano di futuro.