cooperativa
Meditem
Carpi - Emilia Romagna
Una delle prime cooperative di medici in Italia. Con una sola mission: garantire un ottimo servizio all’insegna della solidarietà e della mutualità.
Già nel 1993 circola nella medicina generale modenese l’idea di dar vita a una cooperativa di medici di famiglia. Tuttavia ci vogliono altri quattro anni per veder nascere la prima cooperativa: Meditem, costituita nel 1997 a Carpi. Nei successivi otto anni si costituiscono altre quattro cooperative che, in collaborazione con l’Azienda Sanitaria Locale, decidono di realizzare il primo progetto nazionale di Cai (Continuità assistenziale integrata). Le cinque cooperative sono Mdf e Memo3 per il distretto di Modena, Mdf7 per il distretto di Castelfranco Emilia, Meditem per il distretto di Carpi e Medibase Area Nord per il distretto di Mirandola. Insieme coinvolgono circa 270 soci, tutti medici di medicina generale che operano nel territorio modenese e assistono più di 440 mila abitanti (oltre il 60% della popolazione residente). Si tratta quindi di una realtà numericamente importante e professionalmente rilevante.
Diverse sono state le motivazioni alla base della decisione di fondare le cooperative. In primo luogo la volontà di superare lo storico isolamento del medico di medicina generale, mettendolo in condizione di rispondere, con strumenti adeguati, alla crescente e diversificata domanda di salute che solo una rete assistenziale integrata è in grado di attuare e gestire. Il fiore all’occhiello dell’attività delle cinque cooperative è certamente il servizio Cai. Ogni anno oltre 21 mila cittadini, nei soli pre festivi e festivi, ricevono gratuitamente un’adeguata risposta sanitaria ai loro problemi di salute. Ugualmente importante è la gestione di una delle patologie croniche più importanti – il diabete -, che coinvolge circa il 5,3% della popolazione e il 16,5% degli ultra 65enni.
Tutte le cooperative, inoltre, mettono a disposizione dei soci un servizio di gestione delle medicine di gruppo, un servizio infermieristico qualificato ed estremamente utile nella gestione dei pazienti diabetici, un servizio di collaboratore di studio che regola al meglio il flusso dei pazienti e la gestione degli appuntamenti. Le cooperative modenesi, quindi, per la loro personalità giuridica e la loro capacità manageriale, si sono dimostrate il soggetto economico necessario per costruire progetti assistenziali complessi coinvolgendo, con ottimi risultati, figure professionali diverse e valorizzando, al contempo, l’autonomia e professionalità specifica del medico di medicina generale. L’attuazione del progetto cooperativo ha contribuito a modificare in brevissimo tempo e radicalmente anche le modalità lavorative del medico di medicina generale, favorendo l’adeguamento dello studio dei soci agli standard organizzativi previsti dall’attuale normativa relativamente a raccolta rifiuti speciali, norme antiincendio e privacy, nonché l’adozione di standard informatici di gestione della cartella clinica uniformi tra i soci. Gradualmente, ma costantemente, le intuizioni di pochi sono diventate patrimonio culturale di molti. Lo spirito solidaristico delle cooperative è stato determinante anche in un momento di grande emergenza, come il terremoto che nel 2012 ha colpito il distretto di Mirandola. In quella occasione i soci e gli strumenti messi a disposizione da Medibase Area Nord hanno contribuito a fornire un’adeguata assistenza sanitaria alla popolazione e un fondamentale supporto organizzativo a tutti i medici che non potevano più utilizzare il proprio studio. La cooperazione non riguarda solo la medicina generale.
Nel 2016, infatti, è nata a Modena Pediatri di Famiglia Modenesi, la prima cooperativa italiana di medici pediatri che oggi è pioniera nell’ambito delle attività sanitarie rivolte agli under 14. Tutte le cooperative mediche modenesi sono associate a Confcooperative, la casa ideale delle cooperative sanitarie a livello nazionale. I principi mutualistici e di solidarietà caratterizzano tutte le suddette cooperative a vantaggio non solo degli associati, ma anche di gran parte dei residenti a Modena e provincia.