All’origine c’è la legge Gozzini del 1986 che nella sostanza modifica la vecchia riforma carceraria del 1977. Anni in cui si cerca di applicare concretamente quel principio del diritto secondo il quale la pena deve tendere al recupero e al reinserimento sociale del detenuto.
Eta Beta viene costituita l’anno dopo a Torino, era il 1987, ed è diventata una realtà operativa nel 1989. Lo scopo della cooperativa è rimasto quello originario: inserire nel contesto sociale persone detenute, ex detenute e soggetti svantaggiati, aiutandoli attraverso un percorso sia lavorativo sia di formazione.
Sono proprio quegli anni di apertura culturale e politica che hanno permesso un contatto e una buona comunicazione tra la società esterna e il carcere e quindi la nascita di Eta Beta, fondata da un gruppo di garanti esterni, (rappresentanti del mondo del sindacato, della cultura e della politica) e da un gruppo di detenuti provenienti dall’area della detenzione “politica”. Così Eta Beta è la prima cooperativa di inserimento lavorativo in Piemonte a entrare nel carcere torinese Lorusso Cutugno e a farlo portando lavoro nel settore delle nuove tecnologie informatiche. Una novità assoluta per quegli anni, in cui i detenuti erano generalmente impegnati in lavori manuali meno qualificati.
Eta Beta è una cooperativa sociale e svolge attualmente, in via principale, attività di servizi nel settore della ricerca sociale, della comunicazione, dell’elaborazione dei dati e dei servizi informatici, il tutto, come detto, finalizzato all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate. Per quanto riguarda le persone disabili opera una presa in carica complessiva, accompagnandole con interventi socio educativi e riabilitativi finalizzati alla valorizzazione delle proprie abilità personali e lavorative. Importanti sono oggi anche le attività editoriali. Eta Beta è editrice di diversi siti di informazione on line. Sul web è presente con: magazine.etabeta.it, laborabilia.it, effettoterra.org ( con easybike e ecoidee ), findart.it, zeromandate.org , noprofit.org.
In particolare, con la rivista on line e cartacea Letter@21 prosegue il suo impegno sulle tematiche legate al carcere, con una originale organizzazione che vede due redazioni in dialogo fra loro: una all’interno della Casa circondariale Lorusso-Cutugno di Torino e una all’esterno, alla quale partecipano anche detenuti in semilibertà o in articolo 21. Un sito, una rivista, un’opportunità di inclusione. Originali anche i contenuti, come dice il sottotitolo: tutto quello che non ti aspetti dal carcere. Sono prove di “Narrazioni”, impressioni di lettura, visioni cinematografiche, ricette, ricordi ed articoli sulla situazione carceraria italiana. Emozioni che scivolano sulla carta, riflessioni sulla vita che cambia, scrittura. Con le sue iniziative editoriali Eta Beta partecipa ogni anno al Salone internazionale del libro di Torino.
Anche in considerazione dell’oggetto della propria attività – l’indagine, l’informazione, la comunicazione sociale, il recupero dell’ambiente – la Cooperativa ha l’ambizione di essere una di quelle esperienze che possono contribuire ad una migliore qualità della vita sociale, produttiva e culturale e proporsi come occasione e strumento per tutti i soci- qualunque sia stata la loro esperienza passata – di partecipazione ad un processo di sviluppo, democratizzazione e trasformazione della società.