cooperativa CORIF
Ravenna - Emilia Romagna

Territorio
Settore
Welfare
sociosanitario,inclusione sociale,integrazione
1992
Nasce nel
Un contributo all’inclusione sociale

Un progetto di integrazione che ha saputo fornire risposte cooperative ed efficaci alle persone bisognose di aiuto

Questa è una storia di cooperazione e di integrazione, di territorio e di solidarietà. Si tratta di un progetto promosso sul territorio di Ravenna dalla cooperativa CORIF, che si occupa della gestione di servizi sanitari e psicologici, con il supporto del consorzio Sol.Co. Il progetto, che si è sviluppato a partire dalla fine degli anni ’90, ha in qualche modo concretizzato i tanti principi della cooperazione, che mettono al centro il socio e la persona, producendo poi esiti particolarmente importanti ed efficaci anche a livello manageriale. Tutto nacque da una criticità del territorio e, più in generale, di tutta l’Italia: la cronica mancanza di personale infermieristico che aveva generato una situazione al limite in termini di sicurezza delle cure dei pazienti residenti nelle RSA e negli ospedali in generale.
CORIF fu fra le prima aziende in Italia a cercare di dare una risposta strutturata a questo problema mettendo in campo un’idea professionale, seria, coerente e sostenibile ad un bisogno basilare quale quello dell’assistenza socio-sanitaria alla persona non autosufficiente, qualunque essa sia e in qualunque posto essa sia ricoverata. L’idea era semplice, ma a quei tempi molto complessa e difficile, tale da richiedere un’organizzazione che agisse dai consolati all’estero fino ai ministeri e questure italiane per inserire nuovo personale straniero nel contesto lavorativo locale curandone l’inserimento nel tessuto sociale e puntando alla valorizzazione della dimensione umana. Ponendo l’accento sul rispetto dei diritti della persona e del lavoratore si è cercato di costruire un progetto che tenesse conto, oltre che delle esigenze dei pazienti, anche quelle di persone che compivano una scelta difficile come quella di lavorare distanti dalla loro casa e dalle loro famiglie.
L’intento è stato quello di rendere gli operatori persone autonome e sicure sia sul luogo di lavoro che nella vita di tutti i giorni garantendo, nel contempo, un’alta qualità del servizio alla persona. I punti di forza di questo progetto, in ottica cooperativa, sono stati: il rafforzamento di un’idea di cooperativa radicata sul territorio che opera per la qualità della vita delle persone, in particolare in ambito socio-sanitario; il radicamento della cooperativa sul territorio; l’efficace gestione di un problema senza l’utilizzo di incentivi non economici; la valorizzazione del socio e della professione sanitaria nel sistema socio-assistenziale e cooperativo; l’impegno per l’inclusione sociale e l’integrazione di persone straniere sul lavoro e nella comunità; la diffusione della cultura cooperativa tra i lavoratori stranieri che hanno partecipato alla vita della cooperativa e assunto anche incarichi di responsabilità;
l’incentivazione del lavoro femminile cui hanno fatto seguito politiche adeguate per supportare i tempi di lavoro e famiglia.