Testimonianza Cooperazione in Alto Adige
Trentino-Alto Adige/Süd Tirol

Comunita
Settore
cooperazione
Periodo di Attività
Cooperazione in Alto Adige

Dal ‘900 ad oggi, radici storiche e sviluppi

La cooperazione in Alto Adige ha una lunga tradizione, che procede di pari passo con l’Organizzazione Raiffeisen e affonda le sue radici nella seconda metà del 19° secolo. Il contesto socioeconomico dell’epoca era permeato da una situazione critica a livello di economia e di mercato, che rischiava di spingere sull’orlo del baratro il ceto contadino. Le attività svolte per generazioni dagli agricoltori, che erano soliti vendere i propri prodotti principalmente ai vicini o ai mercatini e che garantivano loro un’esistenza accettabile, non erano più sostenibili in un’economia competitiva sempre più capitalistica. Le regole del mercato finivano per colpire i contadini sul loro fronte più debole, ovvero la loro scarsa dotazione finanziaria, poiché solo nei casi più rari disponevano di risorse per effettuare i necessari investimenti. Non mancavano, tuttavia, il terreno e le condizioni climatiche favorevoli alla produzione delle merci richieste, così come non scarseggiava la manodopera, offrendo una situazione di partenza promettente. La vera svolta venne però grazie alla cooperazione e, in particolare, alla filosofia di Raiffeisen, basata sulla visione profondamente cattolica del mondo, radicata con i suoi principi etici nella popolazione sudtirolese. Uno dei principali motori dello sviluppo si rivelò la ferrovia: quando, nel 1867, il primo treno attraversò il Brennero, la parte del Tirolo a sud delle Alpi era finalmente collegata al resto del Regno con un mezzo di trasporto moderno, consentendo così ai turisti di visitare più comodamente la regione e offrendo ai produttori locali nuovi mercati di sbocco. La prima latteria organizzata sotto forma di cooperativa vide la luce nel 1878 in Val Pusteria. Successivamente, le idee “rivoluzionarie” del riformatore sociale tedesco Friedrich Wilhelm Raiffeisen presero rapidamente piede in tutto il Tirolo fino allo scoppio della Prima guerra mondiale. Nel 1910, nel Tirolo meridionale e nel Trentino operavano già 867 società cooperative, 282 delle quali erano associazioni di casse di risparmio e prestiti gestite secondo il modello di Raiffeisen. In base alla popolazione dell’epoca, si contavano quindi 12,7 società cooperative ogni 10.000 abitanti, un record per la monarchia austroungarica. Al termine della Prima guerra mondiale, il Tirolo del sud e il Trentino vennero annessi al Regno d’Italia dalle potenze vincitrici. La politica d’italianizzazione di Benito Mussolini, la crisi economica mondiale, l’emigrazione di molte forze lavoro dopo il 1939 in seguito alle Opzioni e la Seconda guerra mondiale portarono molte cooperative alla rovina: delle 135 Casse Raiffeisen originarie in Alto Adige, nel primo dopoguerra se ne contavano solo 55. La ricostruzione dell’Organizzazione Raiffeisen prese il via nel 1946 con la fondazione della “Federazione principale delle società cooperative agricole” e la “Federazione delle Casse Raiffeisen”, dalla fusione delle quali nel 1960 nacque la “Federazione Cooperative Raiffeisen dell’Alto Adige”, sin dall’inizio operante anche come organo di tutela e revisione legalmente riconosciuto della Regione Trentino-Alto Adige. In tal modo, le società cooperative potevano contare su un importante punto di riferimento che, grazie alla messa a punto di svariati servizi, gettava le basi per un prosperoso sviluppo delle società affiliate. Basandosi sui valori spirituali e morali di Raiffeisen, quali la solidarietà e la sussidiarietà, negli ultimi decenni la Federazione è riuscita a coniugare sapientemente tradizione e innovazione. Oggi vi aderiscono 330 società cooperative (dato aggiornato al 31.12.2017) operanti nei diversi comparti, che contribuiscono in misura essenziale al successo economico dell’Alto Adige.