cooperativa Cooperativa Molinetto
Parma - Emilia Romagna

Solidarieta
Settore
Servizi
disabili, disagio
1978
Nasce nel
40 anni di solidarietà

Un valido sostegno alle persone disagiate, che all’insegna dell’etica e della morale, ha avviato al lavoro tante persone.
di Giuseppe Bertolucci
Primo presidente della Molinetto Cooperativa Sociale Onlus

Le origini
In quegli anni si stava vivendo un momento culturale, sociale e politico molto favorevole ad esperienze innovative, soprattutto in una realtà come Parma, molto sensibile a sperimentare nuove forme di assistenza per le fasce più in difficoltà. Era la Parma di amministratori illuminati e visionari come Mario Tommasini. Grazie a macchinari provvisti dalle Suore del Buon Pastore e dalla Maestre Luigine, si iniziò un laboratorio di legatoria e cartotecnica, apprendendo il “mestiere” grazie a Savino Giusto, esperto rilegatore in pensione, persona affettuosa e di rara umanità. La parrocchia di Santa Maria del Rosario, prima con don Domenico Magri e poi con don Sergio Sacchi e don Nando Bonati, che li hanno sempre sostenuti, mise a disposizione gratuitamente i locali e si aprirono i primi rapporti di convenzione con gli enti pubblici – Consorzio socio-sanitario e poi l’Usl –, che consentirono di iniziare l’attività. Grazie ai suggerimenti di Corrado Truffelli, allora consigliere regionale, si potè attingere anche a finanziamenti dell’Emilia-Romagna, e con le commesse di lavoro fornite da privati e diverse tipografie l’avventura ebbe inizio. Un grande aiuto venne anche dalle famiglie e dai volontari che affiancavano ragazzi e operatori nel lavoro e nei momenti formativi: nuoto, ginnastica, musica, teatro, vacanze. Da questo si comprende fin dall’inizio quali siano le componenti fondamentali della cooperativa, sempre ben rappresentate nell’assemblea dei soci e nel consiglio di amministrazione. Ben presto cominciarono i primi inserimenti lavorativi presso ditte esterne. Come è facile immaginare, i primi anni furono di grandissimo impegno ma anche estremamente esaltanti. Arrivarono fin da subito obiettori di coscienza in servizio civile alternativo a quello militare e, dato da rilevare, oggi la stragrande maggioranza degli operatori e delle operatrici provengono da esperienze di servizio civile anche dopo l’abolizione della leva obbligatoria.

Gli sviluppi
Dieci anni dopo, nel 1988, si sviluppò un’ulteriore esperienza con la costituzione di un servizio residenziale presso una vecchia casa colonica in località Cavagnari, appena fuori città. Infatti si era compreso che nel frattempo erano nate nuove esigenze, in particolare quella di assicurare ai giovani un luogo dove poter vivere stabilmente, quando in futuro fossero rimasti soli. Furono eseguite le necessarie opere di ristrutturazione e fu concordato un uso in comodato gratuito con la proprietà, passata dalla Cassa di Risparmio di Parma al Comune. Collocato all’interno di un parco pubblico, questo centro si prestò immediatamente ad accogliere iniziative come concerti, incontri di teatro e cinema, in modo da essere un’ottima occasione di integrazione tra la cooperativa e la città.
Nel 2018 la Cooperativa sociale onlus Molinetto di Parma ha celebrato i suoi primi quarant’anni. Un traguardo non indifferente, trattandosi di un lasso di tempo ragguardevole ed essendosi succeduti cambiamenti rilevanti, inimmaginabili in quel 4 dicembre 1978. La cooperativa nacque in via Ippolito Nievo, nel quartiere Molinetto, da un’esperienza di volontariato attiva all’interno della parrocchia di Santa Maria del Rosario. La conduceva il gruppo “Amici Insieme”, che aderì al movimento internazionale “Fede e Luce” fondato da Jean Vanier, una significativa figura di cristiano, recentemente scomparso. Le loro radici sono evidentemente cristiane, sviluppate in uno spirito laico e inclusivo. Il gruppo accompagnava persone con disabilità e le loro famiglie organizzando momenti di incontro, uscite, gite. Si pensò quindi di affiancare a queste iniziative un’attività lavorativa per quei ragazzi che, finita la scuola dell’obbligo, avessero bisogno di un avviamento a una professione.
Si aprì anche un piccolo bar in cui potessero essere impegnati giovani diversamente abili. Nel 1991 il settore legatoria, ulteriormente accresciutosi, trovò posto in un laboratorio adiacente alla casa con la finalità di offrire una possibile risposta alle sempre più numerose richieste di inserimento. Nasce così il laboratorio diurno Cavagnari. Nel 1994 con la conclusione della ristrutturazione del rustico, la cooperativa allargò il bar trasformandolo in pizzeria ristorante. Al piano superiore trovarono sede gli uffici del Consorzio Solidarietà Sociale, organismo che raggruppa varie cooperative di Parma e provincia, di cui la Molinetto è stata tra i soci fondatori.La legge 381/91, che ha chiarificato e ridefinito l’organizzazione delle cooperative sociali italiane, ha interessato anche la loro realtà. Si è quindi proceduto alla costituzione di una cooperativa sociale di tipo B, denominata Arca del Molinetto, che ha assunto la conduzione di tutte le attività più strettamente produttive, lasciando alla Molinetto, rientrante nel novero delle cooperative di tipo A di carattere marcatamente educativo e assistenziale, il laboratorio di via Nievo, il diurno e il centro residenziale Cavagnari. Nel nuovo millennio Nel 2000 la Molinetto ha inaugurato un nuovo laboratorio diurno nell’ex scuola elementare di San Martino Sinzano (Collecchio), per persone ormai adulte diversamente abili, residenti nel territorio del Distretto sud-est. Il centro è stato realizzato per rispondere alle aumentate richieste di un tale servizio in un territorio abbastanza vasto. Le attività vanno dal cablaggio di fili elettrici e dal montaggio di componenti per antenne, all’informatica, alla ginnastica, alla danza, all’orticoltura, all’attività espressiva, ai viaggi culturali in Italia e all’estero svolti in collaborazione con le altre unità operative della cooperativa. Nell’attuazione del progetto, finanziato grazie a un fondo regionale attraverso l’Ausl, sono stati coinvolti diversi tra cui il Distretto sud-est dell’Ausl, l’amministrazione comunale di Collecchio, il Consorzio Solidarietà Sociale, la Fondazione Cariparma, il Circolo frazionale di San Martino Sinzano e la cooperativa sociale La Bula che ha condiviso il servizio con la Molinetto fino al 2001. Negli anni più recenti, in collaborazione con il Consorzio Solidarietà Sociale e l’Azienda Pedemontana Sociale, la cooperativa Molinetto ha inaugurato il progetto “scuola di autonomia”. Esso si propone di offrire alle famiglie momenti di alleggerimento ospitando nei finesettimana i loro figli con disabilità presso un appartamento a Collecchio dove sono seguiti da un’equipe di educatori ed educatrici. Nel 2005 le attività di legatoria e stampa gestite dalla cooperativa Arca del Molinetto, svolte all’interno del Parco Cavagnari, sono state trasferite in città. Questo ha permesso la ristrutturazione e l’ampliamento degli spazi a disposizione delle persone diversamente abili inserite nel laboratorio diurno.
Nel 2007 la cooperativa Molinetto ha aderito e proseguito il progetto “Moletolo”. Si tratta della ristrutturazione di un complesso immobiliare composto da una antica canonica e un piccolo capannone, da qualche tempo disabitati, di proprietà della parrocchia di San Lorenzo in Moletolo e dell’Istituto diocesano sostentamento clero. Il progetto di ristrutturazione ha previsto la creazione di un gruppo appartamento per ospitare cinque persone con disabilità, aperto a progetti di “scuola di autonomia” e “case ritrovate”, e la e la realizzazione di un laboratorio artigianale per altre nove persone con disabilità dove nel 2010 si è trasferito il laboratorio di cartotecnica sito in via NievoLa struttura sta anche ospitando il centro diurno Cavagnari trasferitosi temporaneamente per lavori di ristrutturazione. Il gruppo appartamento, invece, non è stato mai attivato per la mancanza di finanziamenti pubblici. L’iniziativa di Moletolo è nata da un’idea di alcuni anni prima dell’associazione “Amici insieme” per avere spazi confortevoli per i propri soci con disabilità e le loro famiglie. Ottenuto il comodato dalla parrocchia e l’assenso della Curia di Parma, l’associazione iniziò la ristrutturazione con l’aiuto di benefattori, in particolare la famiglia Barilla e la Caritas, e di volontari. Successivamente si è avvalsa della collaborazione della cooperativa e ha lasciato alla stessa la prosecuzione del progetto, sostenuto dalla Fondazione Cariparma con un generoso finanziamento. Attualmente la cooperativa Molinetto è composta da quattro unità: Laboratorio Socio Occupazionale Moletolo; Laboratorio Socio Riabilitativo e Centro Socio Occupazionale San Martino; Gruppo Appartamento Cavagnari. L’attività è garantita da 23 operatori e operatrici, mentre i giovani e gli adulti fruitori dei servizi sono 49 nei 3 laboratori e 25 a Scuola di Autonomia.