cooperativa Cooperativa della comunità di Stezzano
Bergamo - Lombardia

Comunita
Settore
Servizi
lavoro,servizi,integrazione
1975
Nasce nel
Storia e servizio

Quasi mezzo secolo di vita per una cooperativa che nel Bergamasco è diventata un esempio di impegno e dinamismo

Quarantaquattro anni compiuti nel 2019 e non sentirli. Stiamo parlando della Cooperativa della Comunità di Stezzano, la cooperativa sociale di tipo B più anziana della provincia di Bergamo, che in 44 anni ha dato la possibilità di inserimento e lavoro a più di 1000 persone, diventando un modello per altre realtà del territorio. Il fiore all’occhiello della cooperativa bergamasca è la sua capacità di allargare gli orizzonti e di investire in nuovi ambiti di riabilitazione sociale. L’obiettivo dei soci, oggi 34, è sempre stato quello di stimolare la responsabilità sociale d’impresa e di creare una cultura diversa del lavoro che sia più rispettosa della persona. L’etica nei confronti delle persone si rivela connessa a quella del rapporto tra uomo e ambiente, motivo per cui oggi la cooperativa investe nella direzione della sostenibilità sociale e ambientale, mantenendosi in equilibrio tra la spinta di innovazione imprenditoriale continua e la sensibilità sociale.
Questo dinamismo ha portato la Cooperativa della Comunità a diventare un punto di riferimento per più ambiti di intervento, anche molto specifici, come la realizzazione di bio-piscine su tutto il territorio nazionale e gli interventi di tree-climbing a cura degli “arbonauti”, dei veri e propri dottori degli alberi ma anche esperti arrampicatori che applicano le più moderne tecniche arboculturali. Oltre ai settori della realizzazione e manutenzione del verde, della riforestazione ambientale e della custodia parchi (ComunitàVerde), la Cooperativa della Comunità si occupa anche di educazione ambientale (AccroBranche), pulizie e sanificazioni ambientali (PiùPulito), e di vendita e manutenzione di attrezzature per parchi e giardini (MagoLibero).
Ma facciamo un passo indietro. La sua lunga storia prende avvio nel 1975 in un cascinale a Viadanica, dove, prima ancora dell’approvazione della legge Basaglia, vengono ospitati nel primo nucleo comunitario alcuni soggetti che hanno lasciato dopo anni di degenza la struttura neuropsichiatrica per sperimentare nuovi percorsi di vita. Il lavoro nei campi, l’allevamento di animali, le vacanze ai Colli di San Fermo, la convivenza autogestita e lo stretto rapporto con i soci e i volontari della Cooperativa, sono stati i luoghi della “rinascita” per queste persone ai margini della società per le loro condizioni psico-fisiche. Forti dei positivi risultati ottenuti, nel 1978 la Cooperativa si trasferisce in un cascinale sui colli di Bergamo, dove apre la prima comunità ergoterapeutica in città e, due anni dopo, apre anche quella alla Madonna del Bosco.
Gli ospiti accolti, che provengono dal mondo dell’emarginazione, del disagio psichico e della tossicodipendenza, sperimentano percorsi di vita comunitaria e di progressivo recupero delle capacità lavorative attraverso l’impegno nell’agricoltura e nei laboratori.
Agli inizi degli anni ’80 un terzo nucleo comunitario viene aperto in centro città e, anno dopo anno, le attività crescono: l’agricoltura biologica, la manutenzione del verde, il laboratorio di assemblaggio, la legatoria, ma gli spazi sono stretti e la Cooperativa della Comunità decide di sdoppiarsi, tenendo per sè l’ambito più legato alle attività di produzione e servizi (tipo B, secondo la L. 381/91) e lasciando alla nuova Cooperativa Biplano, di tipo A, la gestione delle comunità terapeutiche e l’agricoltura biologica. In seguito, viene acquistata la spaziosa sede di Stezzano, sita in un cascinale del ’700, dove oggi trovano spazio la direzione, gli uffici amministrativi e tecnici, il magazzino e un terreno di oltre 15 mila mq sul quale sorgerà la struttura dedicata al settore del giardinaggio. Sempre negli anni ’90 la Cooperativa ha promosso, insieme ad altre cooperative, la costituzione del Consorzio provinciale Sol.Co. Bergamo. Attualmente aderisce al Consorzio “Sol.Co. Città Aperta” di Bergamo, interlocutore privilegiato, a nome delle consociate, nei confronti delle istituzioni pubbliche ricadenti nel territorio di competenza, oltre che promotore di accordi con Fondazioni, aziende for profit e altri Consorzi di Cooperative sociali.
«L’orientamento strategico e la mission della Cooperativa – spiega Gianpietro Manenti, presidente dal 1995 – ci consentono di considerare quali elementi prioritari di coesione una mappa di valori tra cui la centralità della persona, l’orientamento etico dell’impresa e la visione di una imprenditorialità che consenta alla persona di sentirsi portatrice di una cultura nuova e di valori economici compatibili e sostenibili, attraverso la democrazia partecipativa, l’etica della solidarietà, il pluralismo e il riconoscimento della diversità come risorsa. Il nostro è, e vuole essere, un lavoro per tutti, un’occasione per creare integrazione, socialità, qualità della vita. Crediamo in un’economia nella quale l’attività nel mercato e l’utilizzo dei capitali sono visti come strumenti per il raggiungimento di condizioni socio-lavorative in cui prevale il bene collettivo».