cooperativa Cooperativa Cornedo
Vicenza - Veneto

Comunita
Settore
Servizi
vendita,consumo
1906
Nasce nel
Cooperatori senza tempo

Oltre le crisi, oltre i cambiamenti radicali, è rimasto un dispaccio di questa cooperativa, che ancora oggi è un punto di riferimento per un’intera comunità

A cura del presidente Osvaldo Zaupa
In un contesto economico e sociale agli inizi del ‘900, caratterizzato nelle zone del vicentino dalla presenza di una cooperazione mutualistica cattolica, nasce a Cornedo Vicentino il 12 febbraio 1906 la Cooperativa di consumo. “Alcune persone del capoluogo di Cornedo, sensibili al sociale, stimolate dal parroco don Antonio Sanmartin, ritennero che i tempi fossero maturi per far sorgere una Cooperativa di consumo che curasse prevalentemente la mutualità con vendita di generi alimentari e che si basasse sui principi cristiani senza scopo di lucro”.
Tanti piccoli e grandi traguardi sono stati raggiunti in tutti questi anni. Dalla sede, progressivamente ampliata e rimodernata, ad un incremento esponenziale dei soci. Non più quindi una interessante esperienza solidaristica, circoscritta a pochi, ma una realtà anche commerciale che a pieno titolo ha svolto e svolge tuttora un ruolo importante nel tessuto economico e sociale del nostro territorio. A più di 100 anni dalla sua nascita cosa può ancora trasmettere? Come può essere declinata quella originaria illuminante intuizione in una società completamente trasformata, socialmente, economicamente e culturalmente?
L’ispirazione mutualistica che ha dato origine alla nostra cooperativa è rimasta intatta. Si pensi che ancor oggi consentiamo ai nostro soci di disporre di un libretto dove vengono annotate le spese che effettuano giornalmente e che potranno essere ripagate successivamente. Ma ci stiamo facendo carico, in questi anni dove fanno da padrone logiche di mercato molto feroci e globalizzanti, dove l’invadenza della grande distribuzione sta distruggendo molte piccole realtà imprenditoriali locali, di “una solidarietà sociale”. Una solidarietà che non si arresta dentro i nostri confini. Siamo rimasti l’unico esercizio alimentare che cerca di resistere nel centro del nostro paese.
L’insediamento di super/ipermercati periferici ha provocato la chiusura di moltissimi piccoli negozi. La nostra presenza consente di fare la spesa a chi non può permettersi spostamenti giornalieri in auto. Un concreto e solidale sostegno nei confronti soprattutto di anziani e di fasce deboli della popolazione. La desertificazione dei centri storici non turistici è un fenomeno diffuso. Al venir meno del loro ruolo sociale ed aggregativo, si sta accompagnando un loro degrado inarrestabile. Noi contrastiamo questo declino a cui sembra condannato anche il nostro centro storico. Grazie alle centinaia di clienti che giornalmente accogliamo, cerchiamo di mantenerlo in qualche modo più vivo. Anche questo non è un trascurabile contributo solidale a favore di una comunità più ampia di quella che rappresentiamo. Ecco valide motivazioni che ci spingono ad andare avanti nonostante la sempre più agguerrita concorrenza con la quale quotidianamente dobbiamo competere.