cooperativa Colavev – Latteria sociale Valtellina
Sondrio - Lombardia

Territorio
Settore
Agroalimentare
valtellina,latte,stefano rumo
1969
Nasce nel
Pensare in piccolo

Una cooperativa che sintetizza la storia di una intera Valle, la Valtellina, popolata da gente intraprendente e infaticabile

“Un raggio di sole caldo fa capolino tra i rami del grande pino costringendomi ad aprire pian piano gli occhi, il famigliare tintinnio dei campanacci non basta a coprire le grida impazienti della nonna. Mi alzo di scatto, scuoto l’erba fresca dai vestiti e saltellando comincio a riportare le mucche verso casa, è l’ora della mungitura…”, così raccontava Stefano Rumo, uno dei soci storici della cooperativa. Raccontare la storia della Latteria Colavev, recentemente accorpatasi alla Latteria Sociale Valtellina, significa raccontare la storia di un’intera Valle, della sua gente di montagna caparbia e fiera. Significa raccontare la storia dei suoi allevatori instancabili come quella di Stefano Rumo giovane dirigente cooperativo che alterna ogni giorno il lavoro in stalla o sull’alpeggio con quello dei Consigli di amministrazione della sua Cooperativa.
La vicenda di Stefano inizia nei primi anni duemila ed è un susseguirsi di scelte impegnative a fronte di continue difficoltà tipiche di un settore che non “fa sconti a nessuno” e che fa dell’incertezza il suo tratto distintivo. Colpisce nell’ascoltare la storia di questo giovane imprenditore come ad alternarsi siano il dato della difficoltà e dello scoraggiamento con quello del continuo rilancio e dell’investimento: la morte improvvisa di un socio, la scoperta di un’esposizione economica troppo grande, il contagio della mandria e la necessità di una soppressione di capi, si contrappongono sistematicamente a scelte coraggiose come la ristrutturazione della stalla, la scommessa sull’introduzione di mangimi all’avanguardia, il fare forza sugli investimenti in azienda e poi in cooperativa.
Le vicende di impresa sono spesso contraddistinte da momenti dove tutto sembra farsi minaccioso e insostenibile e momenti in cui tutto si riordina caricandosi di fiducia, di visione strategica. A fare la differenza in queste fasi proprio quel sentirsi parte di qualcosa di più grande, quel senso di appartenenza a un disegno di gruppo, insomma quel non percepirsi soli di fronte alla minaccia. Nella storia di Stefano Rumo emerge con chiarezza come fare parte di una cooperativa rappresenti il vero fattore di successo in grado di fare la differenza nei momenti difficili e di offrire stimoli per un continuo miglioramento della propria azione di impresa. Per Stefano Rumo e per i soci della Cooperativa Latteria Valtellina tutto questo viene definito “pensare in piccolo” cioè riportare le dimensione economiche di impresa ad essere al servizio delle persone e delle comunità e non viceversa estrarre valore dai territori per asservirsi al mercato.
“Pensare in piccolo” significa fare attenzione ai dettagli, valorizzare lo sforzo di ciascuno per il bene di tutti, tenere insieme la qualità del prodotto con quella del processo necessario alla sua realizzazione, riportando in sintesi l’azione di impresa al suo senso più alto. “La nostra è una grande cooperativa per il territorio Valtellinese perché ha avuto il coraggio di “pensare in piccolo” e con ciò a tutte le aziende che rappresenta e che a lei si appoggiano per svolgere quotidianamente il proprio compito. Sono molto orgoglioso di farne parte soprattutto per la grande sensibilità che pone nei confronti del territorio e della sua gente”.