cooperativa Clut
Torino - Piemonte

Tenacia
Settore
Cultura
università,libri,dispense
1960
Nasce nel
60 anni, tempo di nuovi sogni

Da molto tempo diffusori di sapere, grazie all’attività di vendita di libri e dispense universitarie… Dagli anni ’60

La fine degli anni 50 del secolo scorso è stata caratterizzata nel nostro Paese da un notevolissimo sviluppo economico non disgiunto però da un marcato impegno civile e da una esigenza sempre più sentita di rimozione di vincoli economici e culturali per realizzare in modo più completo il diritto allo studio. In tale prospettiva nel 1960 un gruppo di studenti (dell’Università e del Politecnico di Torino) diede vita, nell’ambito di una sempre più forte esigenza di partecipazione studentesca alle vicende del mondo universitario alla Cooperativa Libraria Universitaria Torinese, con sedi nel Palazzo dell’Università di Via Verdi e nel Politecnico con lo scopo di pubblicare dispense, libri e di vendere libri di terzi editori. Oggi a distanza di circa 60 anni un catalogo corrente di ben 220 volumi (ed un catalogo storico di oltre 1000 titoli) testimonia la bontà dell’intuizione ed il concreto positivo contributo all’attuazione del diritto allo studio.
La Clut ha saputo, in virtù di una prudente ma lungimirante operatività, superare le travagliate vicende che hanno caratterizzato il mondo cooperativo librario universitario con nascita e purtroppo scomparsa di molte altre iniziative che avrebbero potuto rendere ancora più incisiva l’azione di concreta attuazione del diritto allo studio. Nel corso degli anni la Clut si è specializzata in particolare nelle edizioni scientifiche (Politecnico ed Architettura) pur non tralasciando iniziative di interesse storico culturale. Missione compiuta? Certo che no. La prospettiva di una sempre più accentuata globalizzazione e di scambi sempre più intensi con altre realtà gli fa sognare contatti con il mondo universitario fuori del nostro Paese, per non disperdere intelligenze ed energie che possano permettere di migliorare la qualità della vita delle future generazioni. Alle celebrazioni per il bicentenario di Confcooperative la risposta.