cooperativa Caseificio cooperativo Casa Nuova
Piacenza - Emilia Romagna

Comunità
Settore
Agroalimentare
Territorio
1947
Nasce nel
Una storia di sincere strette di mano

Amicizia, passione, lavoro. E relazioni umane, dove l’intesa si capisce da uno sguardo

A cura del presidente Giovanni Merli 

Il caseificio cooperativo Casa Nuova nacque nel primissimo dopoguerra, precisamente nel 1947, prendendo il nome dal podere su cui sorse, in una piccola frazione di Cortemaggiore in provincia di Piacenza.
Il Cav. Francesco Parenti, preoccupato del collocamento sul mercato libero del latte, decise di provare ad unire le forze con altri quattro agricoltori della zona: Achille Barbieri, Franco Delledonne, Aurelio Villa e il dott. Giovanni Berzolla, incentivando con ogni mezzo la fondazione di un piccolo caseificio.
Inizialmente questa realtà era improntata alla produzione di un formaggio Grana generico; nel 1954, con la costituzione del Consorzio di Tutela del Grana Padano, il formaggio prodotto prese la denominazione di Grana Padano D.O.C e da allora il prodotto del Casa Nuova viene marcato con la matricola PC 503.

Questa cooperativa ha visto negli anni un altalenante numero di soci, toccando un massimo di 38 per raggiungere ad oggi una stabilità di 7 soci conferenti: Giovanni Merli, Sante Barbieri, F.lli Parenti, Giancarlo Gambazza, Giacomo Repetti, F.lli Delfanti e Giovanni Civardi.
 Negli anni, oltre a questa variazione relativa all’organico dei soci, si sono susseguiti vari ammodernamenti come l’ampliamento del magazzino di stoccaggio, l’acquisto di un affioratore e l’incremento del numero di caldaie. Tutto il processo di gestione del latte, antecedente la lavorazione, è stato inoltre reso computerizzato in modo che si possa autogestire evitando errori.
Le stalle dei sette conferenti sono situate a distanza ravvicinata dalla sede del caseificio e risultano essere tutte realtà di medie-grandi dimensioni, ben insediate nel panorama zootecnico della zona e continuamente proiettati verso ampliamenti e aggiornamenti strutturali e manageriali.

I presidenti che si sono succeduti dagli anni ’70 ad oggi sono stati Achille Barbieri, a cui seguì il figlio Cesare Barbieri dal ’77 al 2011, per poi passare il testimone a Giovanni Merli ancora ad oggi in carica.
Negli anni si è assistito ad un esponenziale aumento dei quintali di latte lavorati e quindi di forme al giorno prodotte, si è passati dalla produzione di 100 ql giornalieri con la realizzazione di circa 20 forme di Grana, per arrivare ad oggi al conferimento giornaliero di circa 350 ql di latte che danno vita a più di 60 forme.
I nodi cruciali vissuti da questa realtà sarebbero tantissimi, senza dubbio non possiamo non ricordare che il Casa Nuova è stato uno dei primissimi caseifici ad aderire al piano sperimentale del latte qualità, in seguito alla costituzione nel 1984 del Consorzio CO.LAT.

Progetto, quello del Consorzio CO.LAT, che ha proiettato i caseifici aderenti, verso un lungimirante monitoraggio qualitativo che negli anni sempre di più si è compreso essere il perno per un eccellente risultato del Grana D.O.P ed un riscontro essenziale e puntuale per gli allevatori stessi, per quel che riguarda l’andamento del loro operato.
Un’altra iniziativa promossa e fortemente voluta dal Presidente Cesare, che ha permesso alla matricola PC503 di essere conosciuta e apprezzata ancora di più in tutta la provincia di Piacenza e non solo, è stata la creazione di un punto vendita: uno spaccio per la vendita al dettaglio del Grana Padano prodotto, disponibile nelle diverse stagionature, con in aggiunta la possibilità di poter acquistare burro, ricotta fresca e un formaggio spalmabile chiamato formaggio goloso.

I riconoscimenti ricevuti da questa cooperativa sono molteplici, i più recenti sono senza dubbio le vittorie più volte conseguite al concorso del Re del Grana, tenutosi in occasione della Fiera di San Giuseppe di Cortemaggiore, nel quale ad esperti intenditori di questo prodotto, è stato chiesto di fare diversi assaggi di Grana, ovviamente senza conoscerne la provenienza, per poi esprimere un giudizio sul migliore, in base alle diverse stagionature.
Ai miei occhi, di giovane ragazza, insediatasi da pochi anni nell’azienda di famiglia e nipote del socio fondatore del caseificio, Francesco Parenti, entrare in stretto contatto con una realtà come quella della cooperativa Casa Nuova, è senza dubbio motivo di riflessione, stimolo e orgoglio.

Mi guardo intorno e vedo 70 anni di storia, una storia fatta di sincere strette di mano, mani che davano valore ad ogni relazione umana, ad ogni idea o intuizione volta al progresso comune.
Vedo uomini che, di generazione in generazione, hanno creduto nei principi della cooperazione rimanendo sempre fedeli ad essi; vedo allevatori che con grande coraggio, determinazione e onestà reciproca, hanno unito le proprie forze, mettendosi in gioco, sacrificando in certi frangenti le proprie singolarità per poter mettere in luce la loro realtà comunitaria.
Mi auguro che anche noi giovani, successori di queste generazioni di così grande spessore, sapremo mantenerci fedeli e saldi testimoni di questa storia che ci precede, che sapremo far prevalere sempre il clima di amicizia e solidarietà che ha sempre contraddistinto questa cooperativa, permettendone negli anni il superamento di qualsiasi difficoltà e criticità.