cooperativa Cantina sociale di Ormelle
Treviso - Veneto

Territorio
Settore
Agroalimentare
vino,bere
1958
Nasce nel
Cooperatori si nasce

Un gruppo di vignaioli di successo che da spa ha deciso di diventare una cooperativa per un bagaglio valoriale più idoneo alla natura del loro lavoro

L’atto costitutivo della cantina sociale di Ormelle (il nome ufficiale è Azienda Agricola Francesco Giacomini – Cantina di Ormelle – società a responsabilità limitata), lo sottoscrivono nel 1958 Francesco Giacomini, Gracco Pettoello, Angelo Camerin, Mario De Polo, Attilio Andreetta, Mario tardivo. Sono uomini autorevoli che mettono a disposizione le risorse necessarie per far decollare la società inizialmente a responsabilità limitata, che in seguito diventerà società per azioni. La nuova realtà suscita nella zona notevoli attese. Nasce da una situazione di disagio per tanti vignaioli, soprattutto per i maggiori produttori. Il mercato è capriccioso e non paga abbastanza. La speculazione è una tentazione sempre forte e tutte le occasioni e tutti i pretesti sono buoni per approfittarne commercialmente.
La Cantina di Ormelle è pensata in un contesto territoriale di strutture insufficienti, di precarietà dei prezzi, di incertezza di prospettive e di abbondanza di offerta di prodotto. Vuole essere una risposta innovativa ed efficace. Gli anni passano e si sottolinea, con orgoglio, un primato che si raggiunge nel 1965. Ormelle supera in uva conferita tutte le cantine della provincia di Treviso, dimostrando così, ancora una volta, l’attaccamento della quasi totalità dei soci verso la loro istituzione. Nel 2008 la Cantina Sociale Ormelle Spa compie 50 anni. È da questo momento che tra i soci matura l’esigenza di trasformare la Società per Azioni in Cooperativa. Non è una operazione di comodo, ma viene incontro al bisogno di rinnovamento tecnologico e all’evoluzione viticola che proprio in questi anni si avvia nel territorio del Piave e non solo. Le coltivazioni del Prosecco poi Glera e del Pinot Grigio crescono prepotentemente.
È giunto il momento di adeguare la struttura alle mutanti esigenze produttivedel territorio e per questo necessita un forte dialogo con i viticoltori, chiarezza di idee, rapidità di azione e capacità decisionale condivisa. Tutto ciò non può essere legato ai pacchetti azionari e quindi ad una minoranza di soci, ma deve essere condiviso da tutta la base sociale. Il modo per dimostralo è trasformare la Spa in Coop dove ognuno rappresenta un voto indipendentemente dalla produzione e dal capitale sociale detenuto. Con questo spirito e per queste ragioni i soci riunitisi il 14 luglio 2012 in assemblea straordinaria con una presenza di 2 terzi del pacchetto azionario, viene decisa la trasformazione della Società per Azioni in Cooperativa Agricola.
La cantina si avvia a percorrere la nuova strada della crescita all’insegna della fiducia dei soci verso il management, che ora ha il piacere di festeggiare insieme i 60 anni di una struttura moderna e proiettata al futuro. Territorio e innovazione sono le parole d’ordine per i viticoltori. L’impegno futuro per i soci non sarà solo indirizzato alla gestione della cantina per cercare in essa la massima redditività dalle uve conferite, ma l’attenzione dovrà spostarsi verso le pratiche di una agricoltura sostenibile. Il dialogo interno dovrà estendersi all’esterno e coinvolgere non solo la base sociale ma tutta la gente del territorio. Dobbiamo comprendere che la terra è di tutti e gli agricoltori ne sono i primi custodi con l’impegno di conservarla e tutelarla al meglio. Solo così saremo in grado di migliorare la qualità e la salubrità dei prodotti enologici per vincere le sfide del mercato e quindi difendere il reddito delle nostre aziende agricole.