cooperativa Agorà ‘97
Como - Lombardia

Territorio
Settore
Welfare
Assistenza sanitaria
1997
Nasce nel
A “Casa di Gabri”

Una cooperativa nata grazie ad una spinta di solidarietà e altruismo, per dare sostegno e sorriso a chi è più fragile

AGORA’ 97 è una Società Cooperativa Sociale Onlus, nata nel 1997, che svolge, con i suoi 68 soci, la propria attività in Provincia di Como, nei Comuni di Albiolo, Rodero e Valmorea. Scopo della cooperativa è quello di gestire i servizi sociali, sanitari ed educativi, orientati ai bisogni di persone in condizioni di marginalità, svantaggio sociale, devianza e rischio di emarginazione, favorendone la promozione umana e l’integrazione sociale. Agorà 97, in particolare ha avviato delle comunità residenziali per persone con fragilità di varia natura. Le strutture sono accreditate presso il sistema socio-sanitario lombardo. Particolarmente significativo è il progetto “Casa di Gabri”, che la Cooperativa ha realizzato nel 2009, concretizzando un sogno che durava da tempo. Si tratta di una comunità socio sanitaria a Rodero, che accoglie in regime residenziale fino a 10 bambini affetti da patologie gravi, malattie rare, anche tecnologicamente dipendenti che richiedono un’assistenza continuativa altamente specializzata nell’arco delle 24 ore. Tutto è nato 10 anni prima, quando la coop fu contattata telefonicamente da un ospedale lombardo che inoltrò la richiesta di accogliere in una comunità educativa per minori un bambino con gravissime problematiche sanitarie permanenti, privo di una famiglia e che rischiava di rimanere per diversi mesi nel reparto di patologia neonatale, benché fosse da lì dimissibile. La cooperativa non era pronta a questa richiesta, la struttura di allora si occupava di minori con problematiche familiari ma non di bambini affetti da gravi patologie. Fu comunicata l’impossibilità ma, trascorso qualche mese, l’Ospedale si rifece avanti chiedendo la stessa cosa. A quel punto si decise di accogliere l’invito. Il Presidente e due suoi stretti collaboratori andarono a conoscere il bambino, la sua situazione sanitaria, la sua storia. Dopo il colloquio con diversi medici, entrarono nel reparto di patologia neonatale e, non appena lo video, fu amore a prima vista.
Non ci furono parole, solo la convinzione che si sarebbe fatto di tutto per accogliere quel bambino. E così fu. Fu assistito attraverso un percorso di cura altamente specializzato affinché i suoi bisogni educativi e soprattutto sanitari venissero assolti in un contesto di piccola comunità, ma, soprattutto, gli fu dato molto amore. Per la prima volta, dopo più di due anni di vita ospedaliera, questo dolcissimo bambino ebbe la possibilità di sperimentare la compagnia gioiosa di altri bimbi, poté vedere i cartoni animati, poté stare all’aperto alla luce naturale del sole. Non poteva parlare, non poteva muoversi… Gabriele parlava con lo sguardo, attraverso due splendidi occhi azzurri, dalle ciglia lunghe e folte. Fu un’esperienza forte ma così stimolante e appagante che quando il piccolo Gabriele “prese il volo”, decisero di aprire una nuova realtà per bambini e neonati affetti da gravi e gravissime patologie.
Così è nata “Casa di Gabri”. L’obiettivo è quello di accogliere i piccoli in una “casa” una volta dimessi dall’Ospedale, qualora la famiglia non sia presente o in grado di gestire i bisogni del bambino a domicilio. Le attrezzature sanitarie, l’équipe multidisciplinare, la telemedicina di cui è dotata, rendono la struttura all’avanguardia nel campo dell’assistenza a livello regionale e non solo. Nel 2018 ha ricevuto infatti il premio Rosa Camuna da Regione Lombardia per il livello di innovazione prevista nell’assistenza di minori gravemente disabili. “Casa di Gabri” è un luogo dove la sofferenza e la malattia lasciano spazio all’amore, alla dolcezza e alla speranza… nonostante tutto.